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Il Giorno Che Soros Piegò l’Italia

macroeconomia storia economica tasse Dec 22, 2021
Il Giorno Che Soros Piegò l’Italia

 

Che cosa si fa quando le cose vanno male in Italia? Si tira fuori l’imposta patrimoniale.

Ma siccome di imposte patrimoniali ce ne sono tante, quella a cui tutti fanno riferimento è il famoso prelievo forzoso dai conti correnti.

Appena si nomina questa parola, ecco che tutti corrono a svuotare i conti e portare i soldi all’estero o metterli sotto al materasso.

Questo perché in Italia il prelievo forzoso è già stato fatto; è stato fatto nel 1992 dal governo Amato, il quale cercava disperatamente di difendersi dagli attacchi speculativi del finanziere George Soros.

In questo articolo ti racconto la storia di quel momento: cioè come l’Italia è arrivata a quella situazione, chi era George Soros e come ha fatto a piegare il nostro paese, e la triste vicenda del prelievo forzoso che alla fine non è servito a niente.

Infatti, per questo penso che, se come alcuni dicono ci sarà una patrimoniale, non sarà niente di simile a quella del ’92.

 

Come l’Italia è arrivata al 1992

Allora vediamo un po’ di fare mente locale.

Siamo alla fine degli anni ’80. L’Italia era nello SME, il sistema monetario europeo, un sistema di cambi fissi che era un po’ il precursore dell’euro.

Un sistema di cambi fissi significa che l’Italia ha ancorato la lira al marco tedesco: perché mai fare una cosa del genere?

Durante gli anni ’70 l’Italia aveva svalutato la lira parecchie volte. Perché? Quando si svaluta, il prezzo dei nostri prodotti in valuta straniera diminuisce.

Se l’euro svaluta del 20% sul dollaro, vuol dire che gli americani portano a casa un’Alfa Romeo per 32.000 euro invece che 40.000.

Quindi la svalutazione dà ossigeno all’economia, perché rende più facile esportare. Il problema è che se lo si fa tante volte causa una perdita di credibilità.

Immaginati un creditore: caspita, ti presto soldi e poi tu svaluti, automaticamente mi stai dando indietro meno di quanto mi dovevi prima.

Se un americano mi presta 100.000 dollari in euro e l’euro svaluta del 20%, io gli sto sempre ridando 100.000 euro ma per lui diventano 80.000 dollari, e ci perde.

È contento? Certo che non lo è. Che cosa fa, per tutelarsi dal rischio mi chiede un tasso di interesse più alto. Tu svaluta pure, però io ci perdo meno perché il tasso di interesse di partenza è alto. Invece che prestarti al 2% ti presto al 4%, e ho un certo margine di sicurezza.

 

E infatti, l’Italia si era ritrovata a pagare tassi di interesse altissimi, per cui faceva molta fatica a indebitarsi.

Se ti può interessare, in questo articolo spiego come funziona il mercato obbligazionario e spiego anche perché è meglio lasciar perdere i fondi high yield, quelli ad alto rendimento.

Fare fatica a indebitarsi non è una bella cosa, perché significa che l’Italia non riesce a fare investimenti, sia pubblici che privati, e di conseguenza fa fatica a crescere.

La soluzione si presenta quando in Europa viene proposto lo SME, appunto questo sistema di cambi fissi incentrato sul marco tedesco, che all’epoca era tra le valute più forti del mondo.

Quindi, l’Italia entra nello SME per darsi credibilità nei confronti dei creditori internazionali e la cosa funziona.

Io non ero ancora nato ma gli anni ’80 sono stati anni di grassa, in cui l’Italia supera addirittura l’Inghilterra come PIL.

Ma è una crescita basata sul debito. Lo SME funziona nel senso che l’Italia riesce a indebitarsi, anche troppo però. Il nostro paese entra negli anni ’90 con un rapporto debito/PIL ben oltre il 100%.

E sembra non riuscire a controllarlo. Al che, qualcuno nota che la situazione è insostenibile.

Questo qualcuno è George Soros.

 

L’attacco di George Soros

Chi è George Soros? È un ebreo ungherese, che da bambino si salva dall’invasione nazista dell’Ungheria, e si rifugia prima a Londra, dove comincia un’attività di gestione finanziaria, e poi a New York dove fa il botto.

Il suo hedge fund, il Quantum Fund, è il più grande hedge fund al mondo e fa un sacco di soldi facendo speculazioni in tutto il mondo.

Che cosa fa concretamente George Soros all’Italia?

Allora, il governo italiano continua a indebitarsi, quindi deve puntualmente andare sui mercati finanziari e offrire dei titoli di Stato italiani, che qualcuno deve comprare.

Finché gli investitori comprano, i tassi di interesse restano bassi, e l’Italia può continuare il suo gioco.

Ma che cosa succede se i tassi di interesse salgono rapidamente?

Questo è un concetto che ci viene spiegato male: vi ricordate i tempi dello spread? Cosa significa?

Se un paese ha un debito/PIL del 100%, e paga il 2% di interessi, vuol dire che ogni anno deve usare il 2% del suo PIL solo per pagare gli interessi sul debito.

Se quel paese ha una pressione fiscale alta, facciamo del 50% come siamo circa noi, vuol dire che usa il 4% delle tasse dei cittadini per pagare gli interessi, che è sostenibile.

Se i tassi di interesse salgono al 10%, quel paese deve usare il 20% delle tasse solo per pagare gli interessi. Non ha senso. Per ogni euro che paghiamo di tasse, 20 centesimi vanno in interessi. È insostenibile.

Questo è esattamente ciò che pensa George Soros, e ci prova.

Quando il governo italiano si ripresenta sui mercati offrendo debito, Soros vende allo scoperto dei titoli di Stato italiani, creando artificialmente un eccesso di offerta sul mercato.

Cosa succede quando c’è uno squilibrio di offerta rispetto alla domanda?

I prezzi scendono.

Nelle obbligazioni, se i prezzi scendono automaticamente i tassi di interesse salgono, perché il debitore deve restituire di più.

Un conto è incassare 90 per restituire 100, un conto è incassare 60 e dover restituire sempre 100!

 

La risposta dell’Italia

A questo punto, l’Italia si trova in crisi.

Non può indebitarsi a quei prezzi, perché non riuscirebbe a ripagare tassi di interesse così alti dato il debito che ha.

Fonte: Banca Mondiale

Non riesce ad autofinanziarsi, perché dovrebbe alzare le tasse ma è l’ultima spiaggia.

Potrebbe svalutare, ma non vuole farlo.

Cerca di ripagare Soros in qualche modo, ed è qui che arriva il prelievo forzoso: preleva denaro dagli italiani e cerca di calmare i mercati.

Qual è la tattica: gli investitori non comprano? Bene, compro io Stato, non ho bisogno di nessuno, ce la faccio da solo: “Ecco Soros, tieniti i tuoi soldi e sparisci, torna da dove sei venuto.”

Ma Soros ovviamente non la beve, anzi, lo vede come il segno che l’Italia è alla frutta e rincara la dose.

E a questo punto, l’Italia non ha più scelta, siamo andati troppo oltre. L’unica è uscire dallo SME, stampare moneta e a quel punto pagare chi deve essere pagato.

Così facendo l’Italia si stabilizza finanziariamente ma la lira svaluta del 20%.

In tutto questo, a cosa è servito il prelievo forzoso?

A niente.

Soros se ne torna a casa con le tasche piene, perché ha venduto allo scoperto lire ancorate al marco ma ora deve ridare indietro lire e basta, e si intasca una bella differenza.

E gli italiani?

Gli italiani vengono prima tassati con il prelievo forzoso per pagare gli stranieri, quindi ricchezza reale, perché erano lire ancorate al marco, che esce dal paese.

Poi però si beccano la svalutazione a tutta potenza.

Ma allora, non era meglio svalutare subito? Certo che sì, infatti quando ci sono questi squilibri macroeconomici, quando un paese non ce la fa, non serve a niente tassare, fai solo peggio.

L’unica è ritornare in equilibrio svalutando, non c’è scelta.

 

Una dura lezione storica

Da ultimo però, voglio spezzare una lancia sia in favore del governo italiano, sia di Soros. Perché?

Devi pensare in che periodo siamo. Siamo all’inizio degli anni ’90, il mondo è cambiato.

Ci sono stati dieci anni ruggenti, di crescita, di liberalizzazioni, di globalizzazione. Il comunismo è crollato, il capitalismo ha vinto. C’è un ottimismo pervasivo in quegli anni che fa sì che tanti paesi tendenzialmente chiusi si aprano ai mercati finanziari.

Perché i mercati portano sviluppo, perché il capitalismo americano ha vinto e quindi è giusto fare come fanno loro.

Ed ecco che tanti paesi nel mondo, non soltanto l’Italia, intraprendono questa strada, e si aprono ai mercati internazionali facendo piovere una marea di soldi nelle loro economie, solo che non sanno che stanno facendo un patto col diavolo.

Italia, Messico, Russia, Malesia, Thailandia, Corea, eccetera …

Tanti paesi che ingenuamente si buttano in un gioco che poi non sanno gestire. Quindi non era neanche facile sapere cosa si doveva fare.

Dal lato di Soros, perché non sfruttare l’ingenuità di gente che non sa quello che sta facendo?

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